Lettera per la 5C
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Siete stati la mia prima vera classe, quella con cui ho trascorso più tempo. E come accade per tutte le prime esperienze, custodirò sempre con me in modo speciale gli anni passati insieme. Per me hanno un significato molto profondo. Questo significato esiste solo perché in ciascuno di voi ho trovato delle persone non comuni, ma sensibili, divertenti e autentiche, verso le quali ho imparato a nutrire un grande rispetto e una sincera stima. Persone che inconsapevolmente mi hanno insegnato tanto e probabilmente reso un insegnante più consapevole. Per questo vi dico grazie, per aver deciso di condividere con me le belle persone che siete: in futuro ci saranno delle parti di voi che dovrete lasciar andare, ma cercate di tenervi stretta quest'essenza di voi che mi avete lasciato intravedere.
Grazie anche per aver avuto pazienza con me. Per avermi perdonato qualche goffaggine, qualche freddura e i tempi lunghi prima della riconsegna delle verifiche. Entro i miei limiti ho cercato di essere il più scrupoloso possibile verso ciascuno di voi, il più obiettivo possibile nella valutazione. Scusatemi se ci sia stata qualche occasione in cui questo non è avvenuto e se per qualche ragione io sia stato disattento nei vostri confronti.
Ho cercato di trasmettervi il mio entusiasmo per una disciplina che amo e che mi accompagna da tempo, il mio entusiasmo per il pensiero astratto, per le cose minime e irriducibili, per le belle domande. Voglio immaginare che in qualche modo questo possa diventare anche un po' parte del vostro modo di intendere le cose.
Vi ho ripetuto in qualche occasione che l'apprendimento è sofferenza. È sofferenza accomodare nuove cose nella testa, allargare il cervello e lo spirito, fare spazio. Ecco, questo è l'augurio che voglio farvi: di preoccuparvi di avere sempre spazio nella testa e nello spirito, per accogliere cose nuove e per risistemare cose vecchie in una luce nuova.
In bocca al lupo per l'esame. Siate sereni e concentrati, date il massimo, fatevi valere.